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Il frammento N-terminale del pro-peptide natriuretico di tipo B contribuisce a un nuovo punteggio di fragilità nei pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi


La fragilità dei pazienti con mieloma multiplo è stata delineata soprattutto per età e performance score ECOG e di recente dal punteggio di fragilità IMWG in base a stato funzionale ( punteggi Activity of Daily Living ADL e Instrumental-ADL ), comorbidità ( Charlson-comorbidity-index CCI ) ed età.

È stato ipotizzato che il frammento N-terminale del pro-peptide natriuretico di tipo B ( NT-proBNP ) possa rappresentare una più conveniente misura di fragilità e un predittore di sopravvivenza globale.

Sono stati esaminati 351 pazienti sintomatici con mieloma multiplo presso la Mayo Clinic entro 30 giorni dalla diagnosi e con sangue conservato.

Sono stati utilizzati i dati della prima visita per calcolare i punteggi alla scala ADL, CCI, e misurare il livello di NT-proBNP.

Il migliore cutoff di NT-proBNP per la previsione della sopravvivenza globale è stato pari a 300 ng/l.
Le variabili predittive per la sopravvivenza globale sono state ECOG-PS, età, scale CCI e ADL, sistema di stadi azione internazionale ( ISS ) e ISS-rivisto, e NT-proBNP.

All’analisi multivariata, l’età a partire da 70 anni, il Performance Score uguale o maggiore di 2 e NT-proBNP uguale o maggiore di 300 erano predittori indipendenti di sopravvivenza.

Ai pazienti è stato assegnato un punteggio di 1 per ciascuna di queste variabili, creando stadi I-IV con punteggi di 0-3 punti, rispettivamente.

La sopravvivenza mediana globale dalla diagnosi ha presentato, rispettivamente, i seguenti valori: non raggiunta, 58, 28 e 18 mesi ( P minore di 0.0001 ).

Questo schema di rischio di fragilità è risultato indipendente dalla terapia iniziale e dal sistema ISS-rivisto.

NT-proBNP è risultato essere un predittore utile di sopravvivenza indipendente dall'età e dal performance status.
Si tratta di un biomarcatore ampiamente disponibile che potrebbe essere aggiunto al panel di esami di laboratorio dei pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi e potrebbe servire da strumento semplice e obiettivo per determinare la fragilità nella pratica clinica. (Xagena2016 )

Milani P et al, Am J Hematol 2016; 91: 1129-1134

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